Diviso 4

Diviso 4

1988

È un generatore casuale di immagini pensato per produrre configurazioni visive con la maggiore libertà possibile. L’intento era quello di arrivare a regole molto semplici in grado di generare forme e accordi cromatici ogni volta diversi e imprevedibili.

Un’area quadrata viene colorata a caso e divisa in quattro parti che possono subire ognuna una trasformazione cromatica:

  1. acquisizione di uno dei colori adiacenti;
  2. variazione casuale delle componenti cromatiche;
  3. inversione cromatica (colore complementare).

Sui quattro quadrati ottenuti vengono applicate un’ulteriore suddivisione e nuove variazioni del colore continuando con lo stesso procedimento fino ad arrivare al singolo pixel.

Per non condizionare eccessivamente i risultati non erano state previste vere e proprie regole estetiche oltre l’inversione del colore resa comunque molto meno probabile. Questo non garantisce sempre risultati gradevoli ma permette una certa variabilità delle configurazioni. Alcune immagini potrebbero forse risultare più efficaci ed evocative in altre culture o con sistemi percettivi diversi dal nostro.

Versione per il convegno “Arte e scienza” fotografata sullo schermo molto curvo di un monitor CRT di 14 pollici. La data e l’ora servivano a far capire che l’immagine veniva generata in tempo reale perché allora era una possibilità poco nota.
Stampe su carta termica fotografate (male) per il catalogo della mostra “Beni mobili”.
Alcune delle immagini che si possono ottenere con l’ultima versione JavaScript.
Le configurazioni contrastate e irregolari possono naturalmente evocare oggetti, paesaggi o strani esseri immaginari (pareidolia).
Versione JavaScript del 2016 con la possibilità di animare le immagini o di salvarle.
1988
Prima versione preparata per il progetto di laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera. Programmata in Turbo Pascal per un computer MSX2 a 256x424 pixel interlacciati e 256 colori predefiniti.
 
Esposizione al convegno “Arte e Scienza” organizzato dal Circolo Culturale Bertolt Brecht di Milano.
1989
Pubblicazione nel catalogo della mostra “Beni mobili” a cura di Careof. L’opera esposta era però stata “Disegno e campitura” terminata dopo la stampa del catalogo.
1997
Versione Java (applet) con risoluzione portata a 512x512 pixel e senza il limite dei 256 colori predefiniti.
2010-11
Versione Processing con possibilità di variazione automatica dei parametri e visualizzazione dell’animazione risultante.
2016
Versione JavaScript con l’aggiunta dell’opzione di salvataggio dell’immagine ottenuta.