
Chromarium
1998
Simulazione di un ipotetico universo astratto popolato da cerchi colorati. I colori, le dimensioni e i movimenti variavano in maniera sostanzialmente casuale ma erano condizionati da regole di carattere comportamentale e dall’intervento del fruitore che poteva spostare, “solleticare” o “grattare” i cerchi. Eventi “ambientali” interni si verificavano di tanto in tanto disturbando l’attività dei cerchi e del fruitore.
Il lavoro era stato esposto alla mostra “Interaction Design”, Palazzo dell’Arengario, Milano, 1999.
Il programma era stato realizzato utilizzando il linguaggio di programmazione C++ e la libreria grafica DirectX, e non è più eseguibile sui sistemi operativi successivi a Windows XP.